

Nordio, bracciale dà alert poi vittima trovi rifugio
Dispositivo incompatibile con tempi intervento forze dell'ordine
"Il funzionamento del braccialetto elettronico è molto spesso incompatibile con i mezzi di trasporto delle persone: nel momento dell'allarme nei confronti di una persona, molto spesso la vittima si trova ad una distanza non compatibile con l'intervento delle forze dell'ordine. Dobbiamo coniugare questi due elementi dando un'allerta alla vittima, affinché sia in grado - nel momento in cui coglie questo momento di pericolo - di trovare delle forme di autodifesa, magari rifugiandosi in una chiesa o in una farmacia, in un luogo più o meno protetto". Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, al question time al Senato, in merito al braccialetto elettronico per prevenire i reati contro le donne. Pronta la replica della familiare di una vittima di femminicidio, uccisa nonostante il braccialetto. "Mia sorella non era in chiesa né in farmacia, ma era in casa e non era al sicuro, esiste un posto più sicuro della propria casa? Non so se sia un problema di gps o di linea, ma le parole del ministro dimostrano che il sistema è sbagliato e che il braccialetto è inutile e serve solo a stressare la vittima. Facciano misure più efficaci e restrittive, perché gli aggressori non possono restare in libertà e tenere la vittima in un continuo stato di paura", commenta Raffaella Marruocco, 61 anni, sorella di Concetta, la donna uccisa dal marito nel 2023 a Cerreto d'Esi (Ancona): l'uomo, che era sottoposto alla misura del braccialetto elettronico, entrò in casa e accoltellò la donna senza che la sua presenza fosse rilevata in tempo. "Bisogna studiare bene delle alternative, evitando rimedi fittizi che non servono a nulla", aggiunge Giuseppe Villa, legale della famiglia Marruocco.
N.Beck--BP