Badische Presse - Rushdie, l'attentatore condannato a 25 anni

Rushdie, l'attentatore condannato a 25 anni
Rushdie, l'attentatore condannato a 25 anni

Rushdie, l'attentatore condannato a 25 anni

Matar in aula, "è un bullo, non rispetta il prossimo"

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(di Alessandra Baldini) Si e' concluso con una condanna a 25 anni di carcere il processo all'attentatore di Salman Rushdie. Hadi Matar, il giovane americano di origini libanesi che il 12 agosto di tre anni fa ha brutalmente accoltellato lo scrittore sul palcoscenico di un festival letterario dello stato di New York, è stato oggi condannato al massimo della pena. Rushdie "vuole mancare di rispetto al prossimo. E' un bullo", ha detto Matar intervenendo brevemente prima che il giudice annunciasse la decisione. Il 27enne radicalizzato in Libano era stato riconosciuto colpevole in febbraio di tentato omicidio di secondo grado e aggressione: rischiava altri sette anni per aver ferito, davanti a un pubblico di 1400 persone, Ralph Henry Reese, il moderatore della serata sul palco del festival letterario della Chautauqua Institution, ma poiché entrambi i delitti sono avvenuti nello stesso episodio, le pene saranno scontate contemporaneamente, ha detto il procuratore Jason Schmidt. Matar non aveva un avvocato: il difensore d'ufficio Nathaniel Barone aveva sottolineato la fedina penale pulita del giovane e chiesto una pena di 12 anni. Rushdie, che aveva avuto paura di morire nell'agguato, era stato gravemente ferito a colpi di coltello al torace e alla testa. Dopo aver passato 17 giorni in un ospedale della Pennsylvania e altre tre settimane in riabilitazione, alla fine aveva perso la vista da un occhio. Oggi lo scrittore non era presente in tribunale a Mayville, ma al processo era stato un testimone chiave, descrivendo l'agguato e l'orrore delle coltellate, paradossalmente inflittegli mentre si accingeva a parlare della sicurezza degli scrittori. Dopo l'attentato Rushdie aveva rievocato la vicenda in un memoir, Knife - Coltello, composto mentre lentamente tentava di tornare alla normalità e uscito l'anno scorso con Mondadori. La condanna di oggi non ha concluso i problemi giudiziari per Matar che deve ancora essere processato per accuse legate al terrorismo. I procuratori sostengono che il 27enne stava cercando di porre in atto la fatwa lanciata decenni fa dalle autorità iraniane contro Rushdie per il suo romanzo Versetti Satanici e, secondo l'opinione della procura, dai vertici del gruppo militante libanese Hezbollah. Ma anche per Rushdie i problemi legati alla maledizione scagliata nel 1989 dall'Ayatollah Ruhollah Khomeini non sono ancora finiti come dimostra la decisione dello scrittore di cancellare all'ultimo momento il discorso che avrebbe dovuto pronunciare domani alle lauree del Claremont McKenna College in California, dopo che la sua presenza sul campus aveva scatenato proteste e minacce di contestazioni.

N.Horn--BP