

Banco Bpm, 'prendiamo atto del Tar, contesto non cambia'
Castagna e Tononi, 'abituati da 7 mesi a non avere chiarezza'
"Prendiamo atto della decisione del Tar, anche se per noi non cambia il contesto. Siamo ormai abituati da 7 mesi a non avere chiarezza sui tempi e sulle reali intenzioni dell'offerente su questa operazione". Lo affermano il presidente di Banco Bpm, Massimo Tononi, e l'amministratore delegato, Giuseppe Castagna, in una dichiarazione congiunta a commento della decisione del Tar che ha rigettato il ricorso di Bpm contro la delibera Consob che ha sospeso l'ops di Unicredit. "È innegabile che si tratta di un'ops che ha una durata straordinaria (circa 8 mesi), contro una media delle ultime operazioni di 5 mesi. Inoltre, a causa della passivity rule, limita significativamente la nostra necessaria flessibilità strategica in un momento decisivo per il riassetto del settore del credito", si lamentano i vertici del Banco secondo cui l'offerta di Unicredit "continua a non essere conveniente per gli azionisti" in quanto "è nata senza premio e tale è rimasta". Tononi e Castagna ribadiscono che l'operazione, "incerta anche perché non è mai stato comunicato un piano industriale, sfavorisce gli azionisti di Banco Bpm" mentre le "recenti informazioni" sulle cessioni di filiali proposte da Unicredit all'Antitrust europeo destano "ulteriore preoccupazione per il futuro di colleghe e colleghi così come per le famiglie, le Pmi e le comunità locali".
M.Keller--BP