Badische Presse - Fuori il traditore, la campagna contro chi abbandona animali

Fuori il traditore, la campagna contro chi abbandona animali
Fuori il traditore, la campagna contro chi abbandona animali

Fuori il traditore, la campagna contro chi abbandona animali

Ornella Muti, Naike Rivelli, Insinna e Wermuller testimonial

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Ogni anno, in Italia, si stima l'abbandono di circa 130.000 animali domestici, tra cui 80.000 cani e 50.000 gatti con gravi ripercussioni sul piano etico, sanitario e della sicurezza pubblica. Ornella Nuti, Naike Rivelli, Flavio Insinna e Massimo Wertmuller si sono uniti alla Leal per sostenere la campagna nazionale "Fuori il Traditore". Ornella Muti e Naike Rivelli hanno realizzato uno spot per Leal ad alto impatto emotivo, per mostrare lo strazio di una creatura abbandonata e ribadire con forza che questo tradimento è un crimine, mentre Flavio Insinna ha mostrato "Ugolina" la gattina che ha salvato da una vita randagia e Massimo Wertmuller ha interpretato l'ululato di rabbia e dolore di tutti gli animali condannati a paura, fame e morte. "Una società evoluta e coesa condanna i crimini, non li normalizza. Per questo abbiamo deciso di ribaltare il paradigma dell'abbandono. Desideriamo che a essere lasciati ai margini della società siano i colpevoli di queste azioni turpi, non le vittime" è il messaggio unanime di Leal e artisti, impegnati nella diffusione della campagna nazionale ad agosto, mese in cui il numero di abbandoni raggiunge il picco. Lo scopo è contrastare il dilagare dell'abbandono, cambiare il percepito sociale intorno a questo crimine e promuovere una cultura del rispetto e della responsabilità nei confronti degli animali. La campagna nasce per dare voce a tutti gli animali vittime di abbandono e alle persone vittime di incidenti stradali a causa di questo reato. Per ricordare che abbandonare è un crimine, punito dalla legge con fino a 3 anni di reclusione e 30.000 euro di multa e sospensione della patente di guida. "Fuori il Traditore è una campagna di cambiamento culturale. Ancora prima che dalla giustizia - spiega il presidente di Leal Gianmarco Prampolini - questo reato deve essere condannato dalla coscienza collettiva. La percezione dell'abbandono come reato penale deve ancora sedimentare nella nostra società". La campagna nazionale, mira a coinvolgere attivamente popolazione, imprese ed esercizi commerciali attraverso l'esposizione della locandina di divieto d'accesso ai criminali nei luoghi pubblici, nei negozi e sui veicoli privati, come segno tangibile di solidarietà alle vittime e presa di posizione contro il crimine.

L.Fischer--BP